Convinta sostenitrice del valore antropologico dell’arte conduce la sua personale ricerca partendo dall’idea dell’arte come strumento di coscienza di ciò che è intorno a noi proponendo sguardi inediti sui territori e le sue risorse.
Si è occupata e continua ad occuparsi della valorizzazione delle fibre naturali, specialmente della lana, partecipando artisticamente a vari progetti in Europa, Italia e Sardegna. Da oltre dieci anni è impegnata nel territorio di Arbus con la comunità agropastorale, le istituzioni pubbliche e alcune famiglie di allevatori partendo dalla pecora Nera.
Qui lavora proponendo sguardi inediti sulle risorse identitarie attraverso il recupero e l’impiego della lana della Pecora Nera, riconosciuta quale biodiversità identitaria.
E’ di settembre 2019 il più significativo progetto di arte sociale da lei finora realizzato. Messo da parte il telaio del suo laboratorio si avventura con uno scooter a tessere un’ordito di 3500 km su tutta l’Italia. In 17 giorni ha recapitato ai Sindaci di 42 città il filo della pecora nera di Arbus.
Significativa è l’attenzione e il lavoro che svolge in collaborazione artistica con altri artisti e altri linguaggi espressivi portando sempre con se i suoi medium prediletti filo, fibra … Con l’artista informale Rosaria Straffalaci ha costituto il duo artistico “1+1=3” realizzando performance installazioni, azioni di arte sociale e di rigenerazione urbana e umana.
I suoi lavori, installazioni, abiti, sculture tessili, libri d’artista, arazzi, quadri sono stati oggetto di mostre personali e collettive, nazionali e internazionali
Di lei è stato scritto nel libro “IO Sono -Arte” di Emanuela Scuccato ed. Il Gattaccio.
Diverse sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private.