In un luogo non luogo dove il tempo sembra essersi fermato le stagioni si susseguono..
è il 21 marzo 2018 quando in una serata uggiosa le due artiste danno il benvenuto alla primavera.
Bella e trionfante la stagione della rinascita interpretata da Pietrina Atzori si presenta allo spettatore bianca eterea trasparente, intrappolata in un maestoso abito interamente realizzato dalla stessa artista con sacchetti per i rifiuti, una primavera contemporanea vittima di abusi e soprusi da parte dell’uomo ma capace di compiere il miracolo.
Lentamente dipana il grande maglione di pura lana sarda ( opera Pietrina Atzori) impegnata in una lieve danza alla ricerca della luce, dell’oro..
Il seme ( Rosaria Straffalci) oro puro ( abito di scena e copricapo opera di Rosaria Straffalci) anch’esso cerca la luce vuole rompere con dolcezza la zolla vuole liberarsi dalla coltre della stagione precedente..
la Primavera punto per punto lo spoglia lo sveglia lo invita..
impedito dalla mano dell’uomo e ricoperto anch’esso da un sacchetto di plastica nera si fa spazio..
germoglia viene alla luce irradia luce con generosità si offre alla vita.